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LO SPAZIO ARTIGIANO



INTERVISTA A TECIDEA

INTERVISTA A TECIDEA

DISEGNARE UN`IDEA E’ IL PRIMO PASSO PER REALIZZARLA

A cura di Ylenia Galluzzo

 

Corinne Fasola, titolare di Tecidea, ci racconta i primi passi della sua azienda: “Nel 2008, qualche mese prima di prendere la laurea magistrale in Design della Comunicazione sono stata assunta da un’azienda con una settantina di dipendenti nel settore industriale, per occuparmi in toto di tutte le loro esigenze di grafica e comunicazione. Dai cataloghi, al packaging dei prodotti, all’allestimento dei loro stand in fiere italiane ed estere. E’ stata un’esperienza molto formativa, ma presto ho capito che non era per me. Meno di due anni dopo ho aperto la mia divisione grafica nell’azienda di famiglia, che come un incubatore mi ha permesso di fare le prime esperienze in una sorta di imprenditoria “tutelata”. Nel 2017 mi sono sganciata completamente cambiando sede e aprendo la mia ditta individuale.

Che soluzioni offre Tecidea alle imprese clienti?

Diciamo tutto ciò che serve ad un’azienda per comunicarsi all’esterno. Spesso il cliente non ha neanche ben chiaro cosa gli serve e insieme valutiamo che strumenti prendere in considerazione, che canali toccare. Si parte sempre da un logo, che è la base di partenza indispensabile. Poi, in base al tipo di azienda, si prendono in considerazione vari prodotti di immagine coordinata: dai materiali stampati (coordinati da ufficio, brochure, cataloghi, alla personalizzazione del punto vendita con vetrina, insegna, espositori, o del parco mezzi aziendale che è sempre un ottimo canale per farsi conoscere. Senza tralasciare il sito web, la gestione dei social, eventuali campagne online e offline, il materiale promozionale per eventi o festività, l’abbigliamento personalizzato. Tutto è progettato e cucito su misura sull’azienda e sulle sue esigenze, e fornito chiavi in mano, dal progetto alla stampa, o all’eventuale posa, senza intermediari.

Avete ideato il vostro #progettosicurezzacovid. Ci racconti di cosa si tratta? E’ stato un vostro modo per reinventarvi durante la pandemia o semplicemente per essere più vicini ai vostri clienti?

All’inizio della pandemia le aziende si sono trovate a dover allestire le loro sedi con segnaletica, dispenser, cartelli e a doversi dotare di DPI di tutti i tipi. In rete si trovava di tutto, spesso a prezzi eccessivi. Questo progetto è nato dalla volontà di offrire dei prodotti professionali e rispondenti alle richieste, ma anche personalizzati e non anonimi, così da poter comunque continuare a portare avanti l’immagine aziendale.

Quanto è cambiato il vostro lavoro negli ultimi due anni? 

Ovviamente nel 2020 c’è stato un rallentamento, anche se posso dire che non ho mai smesso di lavorare. Rispetto a grossi clienti anche internazionali che hanno tagliato tantissimo personale e ridotto drasticamente le commesse, le aziende artigiane mie clienti hanno tenuto molto meglio, riducendo il superfluo, ma approfittando della tranquillità forzata per mettere mano magari al sito web, o al rifacimento delle vetrofanie o dei veicoli aziendali. Alcuni progetti poi non si fermano neanche in periodi di Covid per fortuna, come ad esempio l’impaginazione dei bilanci di sostenibilità di aziende molto strutturate, sui quali mi sto specializzando da qualche anno, o di riviste.

Quello che ho percepito comunque, in particolare dopo l’estate 2021, è stato un gran fervore e voglia di ripartire, che si è ripercosso positivamente anche sul mio lavoro.

Quanto è cambiata l’idea di marketing presso le imprese artigiane?

Molte aziende artigiane stanno cambiando. Queste aziende sono dinamiche, si formano, sanno che bisogna far conoscere il proprio lavoro e la propria professionalità. Quindi sono più predisposte rispetto al passato a dare molto più spazio alla comunicazione della loro azienda. Occorre saper scegliere l’interlocutore giusto a cui rivolgersi, aspetto da non trascurare.

Quanto a un’impresa artigiana serve un marketing professionale?

E’ indispensabile. Capita che le piccole aziende, magari quelle che non sono ancora entrate nell’ottica di una cambio di immagine rispetto al passato, non diano credito a questo aspetto, pensano che un logo non serva, che basti un’intestazione scritta in word o una brochure fatta in casa. Oppure pensano che per un buon lavoro sia indispensabile spendere cifre esorbitanti e preferiscono il fai da te, magari tappezzando il furgoncino con tutto quello che fanno, pensando di dover dire più cose possibile. L’effetto è totalmente l’opposto. Un’immagine ben studiata e snella in tutti i suoi aspetti è in grado di veicolare in un unico istante sensi, significati, immagini: in un attimo porta alla mente l’azienda e tutto ciò che rappresenta, la sua storia, i suoi valori.

Mi vengono in mente diversi esempi come questi ultimi, a cui con orgoglio posso dire di aver contribuito. Aziende che mantenendo il loro punto di vista, si sono fidate della mia professionalità, e con le quali, con costanza e insieme siamo riusciti a costruire un’immagine vivida nell’immaginario comune. Girare per la provincia e vederne le manifestazioni è davvero motivo di grande soddisfazione.

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A cura di Ylenia Galluzzo